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Comitato Provinciale di Sostegno alle Forze ed Iniziative di Pace - Provincia di Padova

ATTIVITA’ ANNO 2008

15 MAGGIO 2008 – 18 MAGGIO 2008 MUNICIPALITA’ DI GRAČANICA E MUNICIPALITA’ DI PETROVO VISITA UFFICIALE IN ITALIA

In occasione del quindicesimo anniversario del primo viaggio in Bosnia del “Comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace” e  per consolidare il ritrovato rapporto tra la provincia di Padova e questa complessa realtà dall’altra parte dell’Adriatico, a partire dal giorno 15/5/2008 i sindaci delle municipalità di Gračanica e Petrovo (l’uno bosniaco-musulmano, l’altro serbo-bosniaco) sono stati in visita ufficiale ospiti del Comitato di Sostegno alle Forze ed Iniziative di Pace.

La visita è stata sostenuta in particolare dall’Assessore Mauro Fecchio, che si è reso parte attiva affinché la Provincia di Padova, partecipasse come protagonista a questo evento non solo finanziariamente.

La musulmana Gračanica è ufficialmente gemellata dal 1996 con la provincia di Padova, per la serba Petrovo invece la collaborazione informale è più recente.

La speranza degli oltre cento volontari del Comitato di Sostegno Alle Forze ed Iniziative di Pace è quella di giungere quanto prima alla sottoscrizione di un gemellaggio trilatera ufficiale, in modo che le nostre istituzioni fungano da ponte tra queste due realtà bosniache ancora separate da un confine ideologico foriero di diffidenza e di odio. Questo viaggio infatti è un grande passo in avanti affinché questo sogno diventi realtà.

La delegazione bosniaca composta per Gračanica dal Sindaco Nusret Helić e dal ViceSindaco Mustafa Bahic e per Petrovo dal Sindaco Zoran Blagojević e dal ViceSindaco Petar Zivkovic è arrivata nel tardo pomeriggio di giovedì 15 maggio 2008; dopo una veloce passeggiata per il centro di Piove di Sacco segnata dal brutto tempo, gli ospiti sono stati accompagnati presso la Corte Benedettina in Correzzola per la cena ed il pernottamento.

Venerdì 16.5.2008 alle 10.30 si è tenuto il primo momento ufficiale della visita: incontro in Provincia a Padova con l’Assessore Fecchio, una delegazione dei volontari del Comitato, ed una rappresentanza delle Amministrazioni Comunali che ci hanno sostenuto nei nostri diversi progetti:

Su invito dell’Assessore Fecchio era presente una rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio e della società Promex legata alla CCIAA di Padova.

Inoltre ha partecipato su invito del sindaco Marcolongo, il Dott. Sposato della società Eurointerim di Padova.

Motivo iniziale dell’incontro era la sottoscrizione dell’accordo di cooperazione tra Padova – Gračanica e Petrovo – ma la burocrazia ha impedito che tale firma avvenisse; in ogni caso l’incontro è stato comunque decisivo ed importante: dopo anni in cui il Comitato di Sostegno alle Forze Iniziative di Pace ha portato avanti i progetti senza l’appoggio delle Istituzioni, finalmente le Amministrazioni italiane (Comuni e Provincia di Padova) si sono aperte al confronto ed al dialogo attivo con le Amministrazioni bosniache (Petrovo e Gračanica insieme).

Concluso l’incontro la giornata è proseguita con un pranzo e una passeggiata turistica in centro a padova.

Nella mattinata di sabato 17 maggio 2008 la delegazione ha visitato alcune realtà produttive e di formazione del nostro territorio:

Dopo la registrazione a Cittadella presso l“Hotel Rometta”, c’è stato il pranzo con una ventina circa di volontari, presenti anche il Sindaco di Villa del Conte e il Vicesindaco di Sant’Angelo di Piove  presso l’agriturismo la Passaia di Carturo di Piazzola Sul Brenta.

Alle 16.00 si è tenuto in Comune a San Giorgio in Bosco un dibattito organizzato dal Comitato dal tema ““ITALIA – BOSNIA: lo spazio dei giovani”.

Sono intervenuti all’incontro: il Sindaco Di San Giorgio in Bosco Leopoldo Marcolongo, Sindaco di Sant’Angelo di Piove Romano Boischio, l’Assessore di Cadoneghe, il Sindaco di Piazzola Sul Brenta, Sergio Zucchi della Fondazione Langer, Lucia Zanarella Presidente Onorario del Comitato, Semso Osmanovic, un giovane bosniaco di Srebrenica, Ljubica Kocova, giovane macedone studentessa a Trieste e legata alla Fondazione Langer.

Il dibattito è stato molto acceso ed interessante per tutti i partecipanti.

La giornata e l’intera visita dei bosniaci si è conclusa con una bella cena all’agriturismo la Passaia, con circa 50 volontari presenti di tutti i comitati comunali.

Sia alla cena e sia al rientro in Albergo i sindaci bosniaci hanno espresso la loro soddisfazione per essere venuti in Italia, per l’incontro con l’assessore Fecchio  e con i sindaci,  l’interessamento per le nostre attività produttive; non sono mancati gli elogi per la presenza del comitato nel loro territorio.

L’organizzazione di questa visita ha permesso a tutti i comitati comunali ed in particolare ai volontari che hanno lavorato insieme di sperimentare il lavoro d’equipe nel provinciale.

Inoltre c’è stato un contatto diretto con delle persone e non solo con delle autorità  politiche; anche queste sono esperienze che fanno crescere tutti.

Un commento è stato questo:

“Certo ci sono state tante promesse durante le varie chiaccherate da bar tra una riunione, un pranzo e una cena, si spera che vengano a poco a poco mantenute anche se non sarà facile come la maratona Eko Spreca che parte da Gračanica e arriva in Centro a Petrovo o viceversa..non dimentichiamo che appena 15 anni fa queste due cittadine erano in prima linea nei combattimenti quindi già farli riunire e parlare assieme è stata una grande cosa, ma noi non ci fermiamo e non ci accontentiamo..”.

Marianna - Roberto

Agosto 2008 - Incontro giovani in Dom Kulture a Pribava

Nel programmare la settimana estiva nel provinciale si era deciso di provare a coinvolgere i giovani presenti nei vari villaggi che, a discrezione dei vari comitati, potessero aver la volontà di far qualcosa assieme.

Lo scopo era, quindi, di proporre un'occasione anche a quella fascia di età non coinvolta in eventi come maratona e tornei, cercando di mettere in contatto i giovani dai 16 – 25 anni dei vari villaggi, delle due municipalità.

All'incontro si è riusciti a radunare circa 25 – 30 ragazzi, dopo il benvenuto dell'ospitante capo villaggio Nihada e l'introduzione della presidente Marianna c'è stato un giro di presentazione di tutti i giovani. Di seguito sono state illustrate alcune attività che i giovani, in particolare quelli di Doborovci e Škahovica, già portavano avanti nel proprio villaggio. Anche sotto la spinta dei volontari italiani si è cercato di individuare una iniziativa concreta dove si poteva provare a far qualcosa assieme, la maratona di settembre era l'evento dove si poteva inserire una proposta dei giovani. Così Fatima di Doborovci e Dino di Škahovica sono diventati i referenti per coordinare l'organizzazione del dopo maratona.

Momento interessante perché era la prima volta che si riusciva a mettere assieme giovani di quella fascia d'età; è stato un momento di conoscenza e di confronto anche se il seguito dell'attività proposta è stata portata avanti dai soliti che già seguono l'attività dei volontari italiani.

Luigi - Emanuela

14 Agosto 2008 - Giochi senza frontiere a Doborovci

Nel corso della settimana di agosto 2008 si  è deciso di realizzare come incontro ludico tra i ragazzi dei vari villaggi e di diversa etnia (Doborovci, Soko, Gornja O., Pribava, Kakmuž, Shahovica, Karanovaz, Babici) una nuova esperienza, “GIOCHI SENZA FRONTIERE” svoltosi nel villaggio di Doborovci.

Solitamente durante la permanenza dei volontari nel periodo di agosto, veniva realizzato il torneo di calcio e pallavolo interetnico (ragazzi di etnia bosniaca mussulmana e ragazzi di etnia serbo ortodossa), tale esperienza si è rivelata in passato, per alcuni aspetti, poco producente a causa della competizione che veniva a crearsi e portava così a sminuire l’importanza dell’incontro tra i ragazzi di diversa etnia per aumentare lo spirito agonistico.

Alla luce di questo si è pensato di realizzare una manifestazione dove le squadre non fossero direttamente in competizione tra loro, ma che potessero esprimere le loro capacità attraverso una serie di giochi a punteggio.

“Giochi senza frontiere”è stata organizzata con 7 diversi giochi di squadra a punti. Ogni squadra a rotazione doveva affrontare una prova (gioco), ogni prova veniva scandita dal tempo e a seconda del risultato ottenuto veniva dato ad ogni squadra un punteggio e  così via fino a quando tutte le squadre avevano affrontato tutte le prove.

La scelta di realizzare più giochi ha fatto si che ogni singola tappa fosse gestita dai volontari di ogni comitato e che l’organizzazione fosse decisa durante vari incontri tra loro, dove chi vi partecipava aveva modo di confrontarsi con gli altri.

In questo modo, anche chi non aveva frequentato assiduamente le riunioni del Comitato Provinciale ha potuto socializzare e cooperare con gli altri.

Il buon esito di “Giochi senza Frontiere”è stato ottenuto anche grazie alla collaborazione degli abitanti del villaggio ospitante e del campo profughi, che hanno contribuito con la realizzazione del rinfresco da loro stessi organizzato.

I giovani dei vari villaggi partecipanti e del campo profughi, hanno svolto un ruolo importante nel seguire le squadre di bambini come capi-squadra e come interpreti durante lo svolgimento delle gare. Inoltre erano presenti anche altri bambini dei diversi villaggi, i quali avevano realizzato dei cartelloni che facevano da coreografia al campo.

Tutti i partecipanti sono giunti a Doborovci in pullman organizzati dai volontari e dai capo-villaggio e una volta arrivati sono stati radunati in un’area del campo profughi in attesa di essere chiamati a sfilare in campo. In particolare quest’occasione ha assunto un importanza considerevole dato che per la prima volta un gruppo di persone di etnia serbo-ortodossa accedeva ad un campo di profughi, di etnia mussulmana, sfuggiti al massacro di Srebrenica. Ogni singola squadra era guidata da dei volontari italiani; c’erano due squadre per villaggio suddivise per fasce di età (7/10 anni - 11/14 anni).

Durante lo svolgimento dei giochi non ci sono state tensioni di alcun tipo e addirittura per poter far partecipare il numero di bambini previsto, si sono realizzate squadre di etnie miste che, con orgoglio per i volontari e i capo-villaggio, hanno giocato insieme in modo divertito senza tensioni di alcuna sorta.

Sia l’organizzazione dei giochi che lo svolgimento sono stati per i volontari momento di grande soddisfazione ed emozione. Tutti erano impegnati nella buona riuscita della manifestazione e questo ha fatto si che si creasse un clima di amicizia sia tra bambini che tra gli adulti, ricevendo i complimenti di tutti i capo-villaggio presenti.

In particolare il capo-villaggio di Karanovaz, che per la prima volta partecipava alle attività dei volontari, si èespresso in maniera favorevole e compiaciuta verso tali iniziative conscio del fatto che un grosso passo sia stato fatto nel susseguirsi degli eventi della giornata.

Il clima festoso e positivo ha avuto sfogo poi alla fine delle gare, dopo la premiazione, in un momento di gioia dove tra la musica, ragazzi e volontari continuavano ad abbracciarsi, ringraziandosi a vicenda per lo splendido pomeriggio trascorso. È stato un momento in cui tutti si sono sentiti uniti dalla voglia di divertirsi e di stare insieme, dimenticando il passato volendo vivere insieme il presente.

Sara e Silvia

20 SETTEMBRE 2008 - MARATONA EKO-SPREČA 2008

Sabato 20 settembre 2008 si è svolta la quarta edizione dell’ormai tradizionale Maratona Eko-Spreča. L’organizzazione dell’evento è stato per la prima volta affidato completamente alle mani della commissione bosniaca e dei volontari dei villaggi coinvolti nelle attività del comitato. Circa 400 bambini e giovani hanno partecipato all’iniziativa, insieme a più di 50 volontari sono giunti dall’Italia, accompagnati da una rappresentanza della Provincia di Padova, l’assessore Mauro Fecchio.

La giornata è cominciata, verso le 10.00, con una significativa passeggiata dei partecipanti, con in testa sindaci e vicesindaci, per le vie del centro di Gračanica: non è mancata la curiosità della popolazione locale. In questo modo la manifestazione ha ricevuto anche in città una certa attenzione e visibilità. Il corteo si è poi spostato alla partenza della maratona, presso la segheria Džambo, lungo la statale Doboj-Tuzla. Non sono mancati momenti di confusione durante le iscrizioni e le operazioni che precedevano l’avvio della maratona: tutto si è però risolto al meglio. La corsa è proseguita lungo le vie di Kakmuž, con due percorsi differenziati per i partecipanti a seconda dell’età. L’arrivo è stato previsto alla casa degli Scout a Kakmuž: è seguita una gioiosa festa con danze, spettacoli e premi per tutti.

Significativo è stato il fatto che la commissione abbia organizzato in autonomia l’intero evento, e sia riuscita a coinvolgere anche giovani volontari locali, che hanno contribuito con un tocco di novità all’evento.

La giornata si è conclusa con una cena a Doborovci alla presenza di tutti i volontari, italiani e bosniaci.

Elena - Elisa


Gračanica - settembre 2008: La Maratona Eko-Spreča 2008 parte con una sfilata attraverso le strade del centro.


20 SETTEMBRE 2008 - FIRMA DELL’ACCORDO DI COOPERAZIONE: PADOVA, GRAČANICA, PETROVO

La giornata di sabato 20 settembre 2008, oltre alla maratona, è stata segnata da un altro importante evento: si è arricchita con la firma dell’accordo di cooperazione che lega ora la Provincia di Padova a Gračanica e Petrovo, a sancire ufficialmente la collaborazione e l’amicizia che coinvolge da anni i volontari del Comitato e le popolazioni, le associazioni e le realtà locali. Dopo lunghe vicissitudini che hanno coinvolto i sindaci bosniaci, l’assessore Fecchio e la presidentessa del comitato Marianna Masiero, si è giunti all’accordo che ha permesso la firma degli atti ufficiali di cooperazione. La burocrazia italiana non ha permesso che venisse steso un accordo trilaterale, unendo simbolicamente non solo l’Italia e Padova alle due municipalità bosniache, ma anche Gračanica e Petrovo tra loro. Per vari motivi, in particolare la vicinanza alle elezioni amministrative (svoltesi il 1 ottobre) e il delicato momento dal punto di vista politico, non è stato inoltre possibile organizzare un’unica cerimonia di approvazione, che unisse nello stesso momento e luogo i due sindaci bosniaci e la rappresentanza italiana.

Alle 13.00 l’Assessore ai gemellaggi e alla cooperazione internazionale della Provincia di Padova, Mauro Fecchio, ha incontrato presso l’hotel Tilija il Sindaco di Gračanica, Nusret Helić, per siglare il primo accordo, alla presenza di alcuni volontari italiani, del vicesindaco di Gračanica e di alcuni giornalisti.

La cerimonia si è conclusa alle 14.00 in municipio a Petrovo, quando l’Assessore ha firmato assieme al Sindaco di Petrovo, Zoran Blagojević, anche il secondo documento, alla presenza di vari cittadini e amministratori comunali della municipalità, di due politici della Republika Srpska, il presidente dell’Assemblea, Igor Radojičić, e il ministro delle Finanze, Aleksandar Džombić, della televisione della RS e di alcuni volontari italiani.

Questo riconoscimento ufficiale premia gli sforzi di tanti volontari, italiani e bosniaci, che negli anni hanno lavorato per promuovere la conoscenza e lo scambio reciproco e hanno creduto nell’amicizia che lega le popolazioni al di là della distanza geografica. È necessario ora che il comitato vigili affinché l’accordo non rimanga uno sterile documento ma diventi effettivamente uno strumento di crescita per tutte le parti coinvolte.

Elena - Elisa


Gračanica - settembre 2008: La sigla dell'accordo tra la Provincia di Padova e la città di Gračanica.


PROGETTO SCUOLE 2008-2009

Il “Comitato di sostegno alle forze e iniziative di pace” della provincia di Padova, attivo nelle municipalità di Gračanica (Cantone di Tuzla, a maggioranza musulmana) e Petrovo (Regione di Doboj, a prevalenza serba) in Bosnia Erzegovina, collabora da alcuni anni con scuole italiane e bosniache per la realizzazione di progetti e attività educative volte a favorire lo scambio culturale e la conoscenza reciproca.

Molteplici attività sono state fino ad oggi svolte: scambio epistolare tra bambini italiani e bosniaci, un giornalino sul tema del “gioco”, raccolte di materiale didattico ed un lavoro basato sul cartone animato “Tulilem”, che stimola a riflettere sui temi interculturali e sul ruolo dei mass-media. Questa collaborazione è stata coronata con l’incontro tra i bambini e insegnanti delle scuole italiane e bosniache.

Dal 27 settembre al 1 ottobre 2007, 42 alunni e 12 insegnanti, rappresentanti tutte le scuole bosniache coinvolte, sono stati accolti dai bambini delle scuole italiane e dalle loro famiglie.

Dal 23 al 27 aprile 2009 è stata invece la volta di 32 alunni, 11 insegnanti e 8 genitori italiani di essere ospiti delle scuole bosniache. Bambini, insegnanti e genitori sono stati alloggiati nelle famiglie, in cui sono stati accolti con il calore tipico della Bosnia. I bambini italiani, il 24 aprile, hanno trascorso una giornata in classe con i loro compagni bosniaci, avendo così modo di scoprire una scuola diversa dalla loro. Nel pomeriggio insegnanti bosniaci e italiani e volontari sono stati protagonisti di una interessante tavola rotonda sui temi dell’inclusione dei bambini disabili o con ritardo mentale nel processo di educazione e sul volontariato nelle scuole. Hanno partecipato all’incontro anche Selma Mujić, psicologa e pedagoga, e Slađana Stevanović, psicologa e Rinalda Montani, professoressa di pedagogia presso l’Università di Padova.

Il 25 aprile è stato interamente dedicato alla visita di Sarajevo: lo zoo, lo stadio Kosevo, la Baščaršija, il parco Vrelo Bosne. La giornata si è conclusa con una cena per tutti i partecipanti allo scambio, i volontari italiani e le autorità bosniache.

Domenica 26 aprile i bambini italiani hanno visitato Gračanica, Doboj, Teslic e Tesanj, e hanno trascorso l’ultima serata nei rispettivi villaggi, dove sono state organizzate dalle scuole e dalle famiglie bosniache ospitanti delle feste d’addio, o meglio di arrivederci.

Per agevolare la buona riuscita dello scambio, una trentina di volontari italiani distribuiti nei diversi villaggi hanno fatto da punto di riferimento e da intermediari per i bambini italiani e le famiglie ospitanti.

Le scuole italiane coinvolte sono state :

Le scuole bosniache coinvolte sono state:

Il progetto “Scuole... ponti di pace” è il risultato di un intenso e fruttuoso lavoro di collaborazione tra i volontari del Comitato e i responsabili delle istituzioni scolastiche italiane e bosniache. Lo scambio è stato inoltre supportato, anche finanziariamente, dalla Provincia di Padova e dai comuni delle scuole coinvolte, sia in Italia che in Bosnia.

Il progetto nel suo complesso rappresenta la realizzazione di una significativa attività di educazione alla pace e alla convivenza, che pone l’accento sull’importanza della conoscenza reciproca e del rispetto delle diverse culture, con l’obiettivo di stimolare l’apertura verso popoli di cultura diversa e di creare nelle nuove generazioni senso etico e civile, nella speranza che gli scambi tra le scuole servano in futuro sia per una convivenza multietnica in Italia e in Bosnia, che come passaporto europeo per le nuove generazioni.

È doveroso precisare che il progetto ha avuto uno splendido ed importante valore umano, culturale e sociale grazie all’intensa ed affiatata collaborazione di tutti: insegnanti italiani e bosniaci, alunni italiani e bosniaci, volontari (circa una quarantina presenti durante il viaggio e circa una decina che hanno lavorato alla organizzazione pre-viaggio).

Dalle scuole bosniache sono già arrivati forti segnali di entusiasmo e di buona volontà perché il progetto continui e dia nuovi stimoli. Ad agosto durante la settimana estiva delle attività del comitato ci sarà una riunione con tutti gli insegnanti bosniaci per valutare i nuovi progetti per l’anno 2009/2010.

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