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Comitato Provinciale di Sostegno alle Forze ed Iniziative di Pace - Provincia di Padova

Il Comitato di Sostegno alle Forze ed Iniziative di Pace della provincia di Padova e l’Istituto Comprensivo Statale di Curtarolo e Campo San Martino Organizzano il “PROGETTO SCUOLE PONTI DI PACE ”

SCUOLE ITALIANE E BOSNIACHE A CONFRONTO su “LA DIDATTICA DELLA GEOGRAFIA E DELLA LINGUA INGLESE”

Con il Patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Padova, Comuni di Villa del Conte, Curtarolo, Campo San Martino, Piazzola sul Brenta, Cittadella e Sant’Angelo di Piove di Sacco

Dalle scuole bosniache alle scuole italiane, per un modo di educare comune.

Dodici insegnanti bosniaci sono pronti a visitare alcune le scuole della provincia di Padova; per una settimana, dal 3 al 10 aprile 2011, entreranno nelle classi, per conoscere da vicino i nostri metodi d’insegnamento e confrontarsi con i colleghi italiani.

Per ospitare gli insegnanti sono coinvolte cinque scuole del padovano:

Il tutto nasce nell’ambito di un progetto che dura da oltre dieci anni.

All’inizio si è cominciato con l’invio di aiuti (soprattutto materiale didattico); poi sono venute le prime forme di corrispondenza tra classi e tra alunni; nel 2007 e nel 2008 si è avuto il clou con i viaggi degli alunni: prima sono venuti ragazzi dalla Bosnia (ospiti delle famiglie dei coetanei), e poi gli italiani hanno ricambiato la visita.

Prendendo stimolo da quell’esperienza, gli insegnanti bosniaci hanno manifestato il desiderio di conoscere più da vicino la scuola italiana, con le sue caratteristiche e i suoi problemi, per poi poter “mostrare” la loro scuola ai colleghi italiani.

Il germe di questi intensi contatti viene dall’originale esperienza dei volontari appartenenti al Comitato di Sostegno alle Forze ed Iniziative di Pace.

Dal 1996, a pochi mesi dagli accordi di Dayton, i volontari hanno cominciato a frequentare città e paesini della Bosnia, sulle orme del messaggio di Alex Langer, per dimostrare che la pace e la collaborazione tra i popoli non si costruiscono solo con la diplomazia e la politica ufficiale, ma anche e di più con i contatti intensi e tra le persone.

Il progetto “SCUOLE PONTI DI PACE”, nel quale è inserita la visita di questi giorni, è sempre stato uno dei maggiori stimoli per le attività del Comitato, perché rivolto a diffondere i valori del dialogo nelle nuove generazioni.

Sebbene la collaborazione riguardi le scuole di un paese, la Bosnia, che non fa parte dell’Unione Europea, lo spirito è quello che da anni anima molti progetti scolastici nell’ambito del programma educativo comunitario: i contatti diretti tra ragazzi sono il miglior veicolo di crescita culturale e civile.

C’è un aspetto di particolare significato nel progetto delle scuole padovane: le scuole bosniache coinvolte fanno parte della municipalità di Gračanica, nell’area cosiddetta croato-musulmana, e della municipalità di Petrovo, nella repubblica serba di Bosnia.

Grazie all’entusiasmo di insegnanti, alunni, volontari, c’è un esempio semplice, ma concreto, di dialogo interetnico in Bosnia.

Il programma di questi giorni prevede la presenza degli insegnanti bosniaci durante le lezioni di geografia e inglese. Si tratta di due materie particolarmente indicate per educare i nuovi cittadini: con la geografia sono invitati a partire dalla loro realtà circostante per aprirsi ad altri mondi ed altri orizzonti; con l’inglese sono agevolati nella comunicazione che oltrepassa i confini nazionali, in una positiva “interpretazione” della globalizzazione.

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